Pubblicato su Foglielunghe N.133 del 3
luglio 2003
1 - “Senza la
giustizia i regni non sono che bande di ladri. Se non è rispettata
la giustizia che cosa sono gli stati se non grandi bande di ladri?
Perché anche le
bande di briganti che cosa sono se non dei piccoli stati?
E’ pur sempre un
gruppo di individui che è retto dal comando di un capo,è vincolato
da un patto sociale e il bottino si divide secondo la legge della
convenzione”
(s.Agostino “De
Civitate Dei”4,4).
2 - “(dice
Cicerone che) niente è tanto avverso allo stato come l’ingiustizia
: la società civile può essere amministrata e conservata soltanto
con una grande giustizia”(De Civitate Dei 2,21).
Queste parole non
sono mie : sono di s.Agostino nato nel 354 dopo Cristo,
La società civile
che s.Agostino osservava era la civiltà romana e scrive altre cose
molto interessanti sul popolo. Ad esempio :
3 -
“La vera
definizione del popolo.
Il popolo può
definirsi : società di uomini unita dal consenso delle leggi e
dal-
la partecipazione
degli utili.(De Civitate Dei 19,23.5)
Il popolo si può
definire non con questa formula ma con un’altra e cioè:
il popolo è la
società di un certo numero di individui uniti dalla concorde
partecipa-zione degli utili che intendono perseguire. Quindi per
stabilire le caratteristiche del popolo si devono tener presenti
gli obbiettivi che intende perseguire. Tuttavia,quali che siano
gli obbiettivi che intende perseguire,se la società è di un certo
numero non di animali ma di creature ragionevoli ed è unita dalla
concorde partecipazione degli scopi che intende perseguire,con
ragione un popolo è considerato tanto più civile quanto più è
legato da costituzioni civili,tanto più barbaro quanto più è unito
da costituzioni incivili” (De Civitate Dei 19,24).
Molti pensieri mi
hanno procurato queste parole,per la maggior parte brutti…
Che tipo di popolo
siamo noi,che scopi perseguiamo e la “concorde partecipazione” ?
Che fine ha fatto
tutto questo … giustizia…etica…costituzione civile…?
Ci stanno mangiando
la terra sotto i piedi. Tra poco non ci sarà più scampo. Abbiamo
abbandonato il pensiero per l’azione sconsiderata ma non è stato
un grande affare;soprattutto per le generazioni future.
Vi siete mai chiesti
che mondo avremmo trovato se quelli che ci hanno prece-duto si
fossero comportati come noi?
Sta scomparendo
anche l’eco della grande civiltà che siamo stati. Non abbiamo più
dignità,lasciando che uomini senza scrupoli avvelenino la nostra
terra e le nostre acque… e non pensate che io sia una
catastrofista,è quello che vogliono farvi credere; la verità è che
ci seppelliscono sotto i piedi rifiuti tossici,che buttano
scarichi di mercurio in mare,che minano la nostra salute e quella
dei bambini,nati e di quelli che devono ancora nascere perché noi
ci nutriamo di quello che la terra produce e man-giamo pesce e
beviamo acqua.
Se ne fregano di noi
i potenti del mondo ma anche voi che vi ostinate a non vedere,a
non credere,siete complici di questo massacro.
Anche in una realtà
piccola come il Casentino,se aprite gli occhi e le
orecchie,troverete realtà raccapriccianti.
Malati e morti di
tumori presi per lavorare con l’amianto alla Stimet –ad esempio- :
ci sono cause in corso ed altre che si sono concluse
vergognosamente con qualche man-ciata di milioni per una vita o
per ritirare una denuncia…
Nessuna
vergogna,nessuna coscienza,continuiamo a leccare il sedere a chi
ha i soldi. Con il ricatto della disoccupazione ci stanno rubando
la vita.
Ci sono persone
ignobili in mezzo a noi,e portano abiti costosi,e possiedono auto
che costano quanto una delle vostre case,e pensano di essere
migliori di noi e di avere il diritto,perciò,di calpestare i
nostri diritti e anche le nostre vite.
Bello il Casentino
lo era,lo è sempre di meno e presto non lo sarà più,affatto.
Volete due esempi ?
La “Piana di
Campaldino” di cui tutti sanno che ne ha parlato Dante ma nes-suno
vede ciò che è diventata : un bel piano per piazzare fabbriche
orribili.
La Ferrantina (la
strada che collega Bibbiena a Soci): una stesa impressionante di
capannoni prefabbricati… dalla dubbia utilità e dall’indubbia
oscenità.
Vogliono aprire una
cava a Santo Bagnena,antica località di origine etrusca…
E’ nel comune di
Talla. Si stanno avvicinando,amici cardesi,non sentitevi in
para-diso.
Bisogna svegliarsi e
cominciare a chiedere conto perché in questa terra non ci sono re
e ogni essere umano ha il diritto di vivere la propria vita e di
essere rispettato.
E chi ci governa lo
fa perché noi lo eleggiamo,le istituzioni sono al nostro servizio
per garantirci la giustizia.
Tornate al primo rigo e leggete
s.Agostino che era più intelligente di me. |